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Covid: niente vacanze nei Paesi dell’UE se i contagi in Europa continuano ad essere così elevati

Pubblicato/aggiornato: 24 Febbraio 2021

Ai britannici potrebbe non essere consentito quest'estate di trascorrere le vacanze nei Paesi dell'UE, nonostante il continuo calo dei casi di Covid-19 nel Regno Unito, in quanto i leader europei sono preoccupati dall'elevato tasso di contagi nel continente, il quale impedirebbe all'Europa la rimozione delle restrizioni imposte sui viaggi.

A seguito dell'annuncio di Boris Johnson sulle modalità e le tempistiche relative alla rimozione delle varie restrizioni in UK, le compagnie aeree ed i tour operator stanno vedendo un aumento delle prenotazioni per le vacanze estive.

Le vacanze verso l'estero potrebbero riprendere a maggio, tuttavia il premier ha affermato che il governo inglese non comunicherà alcuna decisione relativa ai viaggi internazionali prima del 12 aprile.

I britannici si sono già affrettati a prenotare viaggi verso luoghi caldi a partire dal 21 giugno, data prevista per la rimozione di tutte le restrizioni. 

La scarsa diffusione del vaccino contro il Covid-19 nei Paesi dell'UE, sarebbe la causa dell'elevato numero di positivi al coronavirus in Europa. 
Il primo ministro ungherese Viktor Orban è intervenuto a Bruxelles affermando: "Bruxelles sta seguendo la propria logica. Non hanno un senso abbastanza forte dell'importanza della velocità. Abbiamo cercato di fare insieme qualcosa che avremmo potuto gestire con più successo in maniera individuale come ad esempio la Gran Bretagna".

I leader dell'UE giovedì comunicheranno in che modo intendono agire per riuscire a contenere il numero dei contagi. In una bozza di quanto verrà detto, si legge che: "La situazione epidemiologica rimane grave e le nuove varianti pongono ulteriori sfide. Dobbiamo quindi mantenere rigide restrizioni mentre intensifichiamo gli sforzi per accelerare la fornitura di vaccini. Per il momento, i viaggi non essenziali dovranno essere limitati. Dobbiamo accelerare l'autorizzazione, la produzione e la distribuzione dei vaccini, così come la vaccinazione, nelle settimane e nei mesi a venire".

Il ministro del turismo greco Harry Theocharis ha dichiarato che è necessario agire più rapidamente in modo da poter approvare l'introduzione di un passaporto sanitario comune che possa permettere alle persone di viaggiare con maggiore libertà.

  • Scritto da Dora Bortoluzzi,
    24 Febbraio 2021