Jazz & Blues nelle notti londinesi
Scritto da Paolo Goduto.
Veloci e a testa bassa, flussi di gente dentro e fuori la Tube. Di corsa, in bici, con la mano alzata, eleganti, a fermare il prossimo taxi. Londra segue un suo ritmo di metropoli, fatta di pieni e vuoti. Isolati spaziosi e stretti vicoli, scuri e freddi. Business center da tenervi con la testa all'insù e il tormentone del “mind the gap” a imporre lo sguardo piantato a terra. Così, distratti ma vigili, bisogna attraversarla e assaporarne le contraddizioni e la vitalità. Seguirla poi nei ritmi della musica dei locali che offrono inaspettate serate è un punto da rispettare nella lista delle cose da fare a Londra.
Patria del clubbing, delle serate nelle warehouse, terra indiscussa dell'indy rock e luogo di passaggio delle migliori band internazionali, resta leader indiscussa anche del jazz e del blues. Tanti gli artisti memorabili del passato che hanno suonato nei pub e nei locali a Soho e a Camden. Certo se avete intenzione di visitarli tutti, un weekend non vi basterà, ma dovrete iniziare a procurarvi un carnet di voli per Londra per non privarvi del piacere di una serata indimenticabile.
Primo indirizzo da segnare, sotto la voce del blues è il 20 Kingly Street, Soho. A pochi passi dalla famosa via dello shopping (Regen't street) e subito dietro il famoso Hamley's Toy Store, ecco l'Ain't nothin' but. Aperto nel '93, deve il proprio nome alla canzone di Georgia White The Blues Ain't Nothin' But. Il locale si autopromuove come the only true blues venue in town, l'unico vero locale blues della città. Garantisce infatti sette giorni su sette di musica live. Da non perdere le jam session della domenica e del lunedì. I costi variano a seconda degli artisti che si esibiscono. Ma tante sono le occasioni free per ascoltare un po' di buona musica sorseggiando da bere.
Sempre a Soho, il Ronnie Scott. Elegante locale del jazz e del blues. Si trova al 47 di Frith Street, non lontano dalla fermata di Piccadilly Circus e Leicester Square. Aperto nel 1959 in una zona diversa dal sassofonista Ronnie Scott, dal 2006 è stato completamente rinnovato, con la formula del jazz restaurant dall'elegante bar dove passare del tempo in relax, accolti da buona musica. Per avere un'idea della musica che passa di lì, si può ascoltare la Ronnie Scott's Radio. E dopo Soho, prossima fermata Camden Town. Qui il Blues Kitchen e il Green note sono due posti da non mancare. Su Camden Hight street il primo e al 106 della Parkway il secondo, offrono agli appassionati di musica delle sorprese musicali imperdibili. Dalle jam sassion a concerti esclusivi.
Durante le sessioni musicali, il Blues Kitchen offre ingresso libero fino alle 21. I concerti del Green Note hanno un costo che varia in genere dagli 8 ai 10 pound. Il consiglio è quello di prenotare in anticipo. Quindi è necessario dare un'occhiata al sito per evitare di presentarsi lì col rischio del tutto esaurito. Il Green Note apre alle 19 e i concerti iniziano alle 20.30. Quindi rimettete le lancette sulla puntualità inglese e dimenticate l'abitudine nostrana degli inizi passate le 22.00.
Da Nord, ci spostiamo ora ad est, a Dalston. E' la volta del Vortex Jazz Club, famoso per le performance dal vivo, selezioni di artisti di fama internazionale, esponenti della world music, Gypsy/Est Europa e folk. La fermata più vicina è la Overground – Dalston Kingsland. La selezione musicale è ricercata e all'avanguardia. Il costo delle serate varia dagli 8 ai 30 £ a seconda degli artisti.
Ad ovest, in zona Chelsea, il 606 club è il posto dove ascoltare buona musica. In origine situato in un minuscolo seminterrato con appena 30 posti, dal 1987 ha rinnovato il locale al 90 Lots Road, riconoscibile per la sua entrata ad arco rossa. Ad oggi può ospitare un massimo di 167 persone in sala. Le serate musicali vanno dagli 8 ai 12 pound.
Non perdere l'occasione di essere i protagonisti di una serata a ritmo di blues e sulle note del jazz.
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