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Nomòi, Italian Contemporary Ensemble: il concerto al London Canal Museum

I Nomòi, Italian Contemporary Ensemble, tornano in concerto a Londra in occasione della Notte Europea dei Musei 2019: sabato 18 maggio al London Canal Museum!

Nomoi in concerto a Londra

In occasione della Notte Europea dei Musei 2019, l'Ensemble viene nuovamente richiesto dal Direttore Martin Sach del London Canal Museum di Londra, per un nuovo concerto che fa seguito ai precedenti del 2017 e 2018. Ad esibirsi in una nuova performance di musica elettro-acustica e danza, Rosolino Di Salvo, fondatore dell'Ensemble Nomòi, compositore dei brani proposti che suonerà la chitarra elettronica sulle coreografie delle ballerine Katia Gatti, Chiara Giussani, Anna Molinaro. Lo spettacolo ha inizio alle 19.30 (Biglietti adulti £8, concessions £6)

L'organico orchestrale Nomòi Italian Contemporary Ensemble è nato nel 2015 ed è formato da musicisti, artisti, ballerini che collaborano con le principali orchestre italiane e si esibiscono sia in Italia che all'estero.


In occasione del Concerto presso il London Canal Museum, che si terrà il 18 maggio 2019 a Londra, verranno proposte le musiche:

Il sogno di sabbia

Suoni primordiali ottenuti dalle corde della chitarra e filtrati nella ricostruzione di un ambiente elettronico volti a disegnare e descrivere un paesaggio fatto di sabbia.
La sabbia, come parte e aspetto della terra, solidità ridotta in particelle formata da elementi molteplici come pietra e fossili. Strettamente collegata all'acqua e al calore de fuoco ha il potere di purificare. I tantissimi piccoli granelli che la compongono, le conferiscono cedevolezza e capacità di aderire alle forme che ricordano l'utero materno. Si muove col vento cambiando aspetto e porta con se il mutare della vita testimoniando il suo andamento. La sabbia è assimilabile all'universo femminile.

Camminare sulla sabbia e affondare in essa, metaforicamente, la nostra radice dinamica appare come una regressione, il desiderio di tornare all'ambiente protettivo, sicuro e rigenerante nel quale si è vissuti prima di nascere. Il sogno fatto di sabbia, è un rivolgersi alla memoria, una riflessione sulla caducità delle cose e una proiezione della nostra dimensione umana che anela a un rinnovato saper vivere nel presente, nella prospettiva di un lucido ed equilibrato distacco verso rimpianti e malinconie.

Partendo da figure coperte da una coltre di sabbia, la composizione danzata per tre elementi esplora il concetto di scoperta e liberazione da vincoli. L'azione si sviluppa attraverso una configurazione circolare dello spazio: i corpi ruotano attorno al proprio asse e si muovono lungo un'orbita condivisa, integrandosi in maniera sinergica in una danza di durata che vuole ipnotizzare e coinvolgere lo spettatore. La coreografia non si appiattisce su una interpretazione univoca di un moto periodico, ma si compone di vari strati provenienti da dimensioni conosciute e inconsce.

Fili-Form

La parola “Filiform” in inglese e “Filiforme” in Italiano, hanno origine entrambe dal latino filum (filo) + formis (forma) ed hanno lo stesso significato.
Un aggettivo che significa “avente la forma di filo”. Ma se separiamo la parola fili-forme, otteniamo un nuovo significato, completamente diverso da quello originale. Fili e Forme.
Fili intrecciati dalle ballerine creando strutture astratte in una coreografia che lascia con il fiato sospeso. Contrasti e aperture, forme che combaciano, fili tesi che legano.
A differenza dei precedenti concerti presso il London Canal Museum, in questo nuovo concerto non verranno suonate le sculture sonore di Angela Corti ma le stesse sono servite per la registrazione di questa musica, dal titolo Fili-form, in quanto create per essere strumenti musicali formati da pezzi di pietra e corde che suonano al tocco del musicista, dando origine ai paesaggi sonori presenti nel brano Fili-form. Sono le ballerine Katia Gatti, Chiara Giussani, Anna Molinaro che danzano in una coreografia fatta di fili tesi ed intrecci e ripropongono in “forma umana” le sculture sonore.

Sphera

Il paesaggio sonoro è composto da diversi elementi, come le toniche (keynote sounds), i segnali (sound signals) e le impronte sonore (soundmarks).
Le musiche si esplicano attraverso forme e strutture minimalistiche, ridotte all'essenziale.

La composizione di Sphera, invece è una dedica all'amato cane di Rosolino Di Salvo, Eddie, che gli è stato vicino per 12 anni ma soprattutto gli è stato testimone nei cambiamenti più importanti della sua vita. Il brano è una musica circolare che ripete i cicli dell'esistenza attraverso movimento ricorsivo di assiomi e contrastanti variazioni lente e talora impercettibili

Nomòi

18 maggio 2019

London Canal Museum

12/13 New Wharf Rd, Islington
London N1 9RT

Scritto/aggiornato: 22 Maggio 2019