After Impressionism: Inventing Modern Art


Alla National Gallery un’ampia e completa retrospettiva dedicata all’arte e alle idee innovative dei pittori della fine del XIX secolo. Dal 25 Marzo fino al 13 Agosto 2023.
I curatori della mostra "After Impressionism: Inventing Modern Art" si sono soffermati su un periodo di grandi cambiamenti in cui gli artisti hanno rotto con la tradizione consolidata e gettato le basi per l’arte del XX e XXI secolo. I decenni tra il 1880 e lo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914 furono un periodo complesso e vibrante, pieno di interrogativi artistici, ricerca di nuove tecniche, assunzione di rischi e forte innovazione.
La mostra alla National Gallery celebra i successi di tre giganti dell’epoca: Paul Cézanne, Vincent van Gogh e Paul Gauguin, tutti interpreti e rappresentanti di quel periodo che possiamo definire Postimpressionismo. Pur avendo apprezzato alcuni aspetti dell’Impressionismo i tre artisti sentirono la necessità, ognuno seguendo strade diverse, di andare oltre, di utilizzare la pittura come mezzo per esprimere la propria interiorità, il proprio pensiero, piuttosto che la mera ‘impressione visiva’. La mostra segue le influenze che i tre maestri hanno avuto sulle giovani generazioni di pittori francesi, sui loro coetanei e su circoli più ampi di artisti in tutta Europa a Barcellona, Berlino, Bruxelles e Vienna.
Come gli Impressionisti, ai quali sicuramente si ispirò, Cezanne dipingeva all’aperto; ma il suo scopo non era quello di fermare l’attimo, l’impressione del momento, bensì quello di cogliere l’essenza, la natura delle cose, animate o inanimate che fossero: essenza che egli identificava con una struttura geometrica di base, fatta di figure semplici (cilindro, sfera, cono), schematiche. Il suo metodo unico di costruzione e definizione della forma attraverso il colore e il suo approccio analitico nei confronti della natura hanno influenzato l’arte dei Cubisti, dei Fauvisti e delle generazioni successive di molti artisti delle Avanguardie storiche.
Paul Gauguin (1848–1903) viene considerato come un simbolista, da altri spiritualista: tuttavia è difficile classificarlo all’interno di uno specifico movimento artistico. Formatosi come autodidatta, venne a contatto e fu affascinato dalla rivoluzione culturale dei pittori impressionisti dai quali, però, si allontanò ben presto, nella convinzione che l’arte non possa limitarsi alla rappresentazione del mondo reale e dell’impressione visiva. Gauguin, al contrario, considerava l’arte come un mezzo per cercare l’essenza profonda e misteriosa delle cose e dell’animo umano.
Van Gogh ha sempre lavorato con impeto e ritmo febbrile sin dalla sua giovinezza, modificando la propria tavolozza verso una gamma luminosa e chiara, dai toni puri ed omogenei, in cui in genere dominano i gialli e i blu. Con la maturità esalta ancora di più l’intensità del colore e del segno espressivo che si fa rapido, a volte violento, materico e vorticoso, con tratti, strisce, punti che rendono subito riconoscibile il suo tratto unico. Nelle sue opere parte dalla natura per esprimere la propria realtà, quella più intima ed interiore, fino a deformare le immagini in base allo stato d’animo, anticipando molte tematiche tipiche dell’Espressionismo.
Con oltre un centinaio di opere di artisti che vanno da Klimt e Kokoschka, Matisse e Picasso a Mondrian e Kandinsky integrate da una selezione di sculture di artisti tra cui Rodin e Camille Claudel, la mostra segue il percorso storico-artistico che portò alla creazione di una nuova arte, moderna, libera da convenzioni, da cui scaturirono diversi movimenti delle Avanguardie Moderne come l’Espressionismo, il Cubismo e l’Astrattismo.
Sono esposte alcune delle opere d’arte più iconiche e note realizzate durante questi decenni. Importanti prestiti giungono alla mostra da istituzioni e collezioni private di tutto il mondo tra cui il Museum of Modern Art di New York; il Musée d’Orsay a Parigi; l’Istituto d’Arte di Chicago; il Museo Rodin, Parigi; la National Galleries of Scotland, Edimburgo; il Museu Nacional d’Art de Catalunya, Barcellona; la Tate Britain e il Wadsworth Atheneum Museum of Art, Hartford, Connecticut.
After Impressionism: Inventing Modern Art
