La mostra offre nuove informazioni su una delle grandi meraviglie del mondo, mettendo a fuoco la vera storia di Stonehenge. Fino al 17 Luglio 2022.
Stonehenge è forse il più affascinante e maestoso complesso megalitico del mondo. La sua storia è avvolta da ombre e leggende millenarie intrise di mistero e folclore che hanno stimolato miti e racconti che persistono ancora oggi. Nella mostra Il mondo di Stonehenge, organizzata dal British Museum e curata da Jennifer Wexler e Neil Wilkin, si è cercato di svelare o chiarire i segreti di Stonehenge, analizzando quali siano state le sue funzioni, lo scopo per cui fu costruito, e soprattutto il potere culturale e le capacità tecnico-artistiche delle persone che lo hanno creato.
Seguendo la storia della Gran Bretagna e in generale dell’Europa dal 4000 al 1000 a.C., i curatori narrano al pubblico vicende e storie relative all’età del Neolitico, un periodo incerto ed inquieto ma ricco di grandi trasformazioni e idee radicali che hanno cambiato per sempre la società del tempo. Le vicende umane legate alla costruzione dei megaliti si rivela anche attraverso una varietà incredibile di oggetti affascinanti (oltre 400), connessi alla struttura, qui esposti per la prima volta e provenienti dai più importanti musei del mondo. Tra questi ricordiamo alcune asce in pietra levigata provenienti dalle Alpi del Nord Italia, splendidi gioielli e copricapo in oro e sorprendenti esempi di antichissimi lavori in metallo, tra cui il Nebra Sky Disc, la mappa stellare più antica del mondo. E’esposto anche un ampio cerchio in legno che ha più di 4.000 anni, straordinariamente conservato, soprannominato ‘Seahenge’, (in prestito dal Lynn Museum di King’s Lynn nel Norfolk) che rappresenta una sorta di modello in legno di Stonehenge.
Tutti questi reperti, alcuni dei quali di recente scoperta, offrono indizi e notizie importanti per conoscere e comprendere meglio le credenze, i costumi, i rituali e la complessa visione del mondo delle popolazioni del neolitico, contribuendo a ricostruire con estrema precisione le caratteristiche e gli aspetti della vita degli uomini che hanno abitato l’Europa più di 5000 anni fa: dalla fondazione dei primi insediamenti stabili alle primitive pratiche dell’agricoltura e dell’allevamento.Il Cromlech di Stonehenge costituisce quasi certamente il più antico e maestoso sistema di architettura megalitica preistorico. Le architetture megalitiche sono costruzioni monumentali realizzate con grandi pietre squadrate. Esse risalgono all’Età neolitica (III millennio a.C.) e probabilmente avevano una funzione sacra, legate quasi certamente al culto dei defunti o di divinità naturali ed erano destinate alla collettività. Testimonianze di architettura megalitica sono state trovate in tutta Europa con caratteristiche analoghe. I Cromlech, in particolare, erano formati da una sequenza di grandi pietre (menhir e dolmen) disposte in cerchio e delimitavano aree sacre.
Stonehenge (pietra sospesa, da stone, pietra, e henge, che deriva da hang, sospendere: in riferimento agli architravi) è un sito neolitico che si trova in Inghilterra meridionale, vicino ad Amesbury, nello Wiltshire, circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury. È il più celebre e imponente cromlech (‘circolo di pietra’ in bretone) esistente, composto da un insieme circolare di colossali blocchi squadrati, chiamati menhir, infissi nel terreno, sormontati da consistenti architravi orizzontali di collegamento di cui alcuni sono in quota; oltre ai monoliti troviamo antichi e complessi esempi di sistemi trilitici (dolmen), costituiti da tre pietre (lithos), due piedritti verticali ed un architrave orizzontale. I vari blocchi compongono una doppia sequenza di triliti disposti a cerchio.
Il Cromlech di Stonehenge è circondato inoltre da un fossato che ha un diametro di quasi 100 metri e largo 6. Esso individuava probabilmente un’area sacra legata al culto del Sole. Molti studiosi ritengono che il complesso servisse a calcolare il ciclo solare. Infatti il cerchio principale era costituito da 30 pietre, corrispondenti ai giorni del mese, mentre la disposizione dei triliti interni consentiva di individuare il solstizio d’inverno (21 dicembre) e d’estate (21 giugno). In questi due giorni, infatti, il sole attraversa entrambi gli anelli senza incontrare barriere. Un anello esterno composto da 56 buche consentiva inoltre di calcolare gli anni mancanti all’eclissi di Luna. Due pietre esterne allineate, poste simmetricamente rispetto al cromlech, indicavano il Nord e il Sud.
Il mistero del cerchio di pietre affascina da sempre studiosi ma anche turisti, che hanno fatto del sito archeologico una delle località più visitate dell'Inghilterra, anche grazie ai numerosi Tour per Stonehenge che partono ogni giorno da Londra.
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