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Aubrey Beardsley

, Scritto da Vincenzo Sebastiano

La Tate Britain presenta a Londra la più grande retrospettiva in UK degli ultimi decenni, dedicata al lavoro di uno dei più importanti artisti britannici della fine dell'Ottocento: Aubrey Beardsley. La chiusura della mostra è stata posticipata al 20 settembre 2020.

Mostra Aubrey Beardsley Londra

The Yellow Book Volume I, 1894 Bound volume Stephen Calloway, Photo: © Tate. AUBREY BEARDSLEY, 4 MARCH – 25 MAY 2020, TATE BRITAIN

Si tratta della prima mostra alla Tate dedicata a Beardsley dal 1923, e la più completa retrospettiva dei suoi disegni originali allestita in Europa dopo l'importantissima esibizione del 1966 al V&A, che ha risvegliato l'interesse e la curiosità nei suoi confronti.

Aubrey Vincent Beardsley (1872–1898) è stato un illustratore, scrittore e pittore inglese, piuttosto influente negli ambienti teatrali all'epoca di Oscar Wilde. Negli ultimi decenni del XIX secolo, ha scioccato e deliziato la Londra tardo vittoriana con i suoi sinuosi disegni in bianco e nero. Grazie ad uno stile unico ed inimitabile ha esplorato ambienti ed atmosfere erotiche ed eleganti, attraverso un linguaggio raffinato ma anche umoristico e grottesco, conquistando ammiratori in tutto il mondo. Beardsley fu profondamente influenzato dallo stile giapponese che era di moda in quegli anni: famose sono le sue illustrazioni in bianco e nero a campiture piatte utilizzate per le scenografie di tante opere teatrali, una tra tutte, la Salomè. I suoi lavori sono intrisi di sentimenti che preludono chiaramente alla sensibilità del Novecento: il comico, il satirico, il giocoso, la fantasia liberata, l'onirico, l'incubo, la paura, l'orrido, il satanico, la morte, la gioia di vivere, l'amicizia, l'amore, il grottesco, la sessualità, la donna, il feto, la natura. Tutto ciò viene rappresentato da Beardsley attraverso figure caratterizzate da un forte contrasto fra nero e bianco, in una dialettica di linee marcate, con leggeri accenni al puntinismo che definiscono figure ancora più presenti perché senza rilievo, intrise di stilizzazioni e simbolismi e ricche di particolari, con riferimenti a motivi orientali che esaltano la linea astratta e la decorazione.

La mostra, organizzata dalla Tate Britain, in collaborazione con The Aubrey Beardsley Exhibition Supporters Circle, si sviluppa attraverso un percorso espositivo che descrive con attenzione appena 7 anni della brevissima ma intensa e prolifica carriera dell'artista, come disegnatore e illustratore, interrotta dalla morte prematura per tubercolosi a soli 25 anni. E' composta da oltre 200 opere tra disegni, schizzi, incisioni, acquerelli, gouache, stampe, provenienti da collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.

Tra i lavori esposti ricordiamo diverse celebri illustrazioni per Le Morte d'Arthur, Lysistrata e per la Salomé di Oscar Wilde. I curatori hanno selezionato anche alcune opere di artisti famosi che sono state fonte di ispirazione per Beardsley, in particolare, alcune pergamene ed acquerelli giapponesi di Edward Burne-Jones e Gustave Moreau.

La personalità carismatica ed enigmatica di Beardsley ha avuto un ruolo così importante nella società artistica del tempo da far generare un vero e proprio fenomeno incentrato su lui e sulla sua arte, tanto che lo scrittore e caricaturista inglese Max Beerbohm soprannominò l'ultimo decennio dell'Ottocento il Periodo Beardsley.

Vincenzo Sebastiano
Questo articolo è stato scritto per Qui londra da:
Vincenzo Sebastiano
Giornalista, storico dell'arte, architetto