Dopo il grande successo ottenuto nel 2013, l’Estorick Collection ospita nuovamente una retrospettiva dedicata al noto artista italiano Giorgio Morandi. Dal 6 gennaio al 30 Aprile 2023.
In occasione del suo 25° anniversario, la Estorick Collection presenta una grande mostra di opere di Giorgio Morandi nel corso della quale, per la prima volta, viene esposta nel Regno Unito l’intera collezione dell’artista (che conta oltre 50 dipinti e opere su carta), appartenente alla Fondazione italiana ‘Magnani-Rocca’.
Meglio conosciuto per le sue enigmatiche nature morte, Morandi è oggi ampiamente riconosciuto come una delle figure più significative dell’arte moderna italiana, e certamente una delle più amate, soprattutto nei paesi del Nord Europa e particolarmente nel Regno Unito.
Spesso considerato una sorta di ‘recluso’ o ‘pittore isolato’, fu comunque sempre attento alle novità espressive a alle tecniche rappresentative più innovative. Partecipò attivamente al dibattito artistico contemporaneo e fu costantemente in contatto con molte delle più importanti tendenze e con alcuni movimenti artistici nazionali del suo tempo: espose infatti con i Futuristi e partecipò all’esperienza metafisica; successivamente, nel 1919, si accostò ai principi sostenuti dal gruppo di artisti legato alla rivista Valori Plastici, aderendo alle tematiche e alle tecniche del movimento ‘Ritorno all’Ordine’.
Nelle sue opere scelse quasi sempre soggetti come la natura morta e i paesaggi, con pochi oggetti, isolati e immobili, studiati, osservati ed indagati con grande attenzione. Morandi voleva infatti comprendere l’essenza delle cose, studiare il rapporto tra le forme, sottraendole al concetto di tempo e spazio. Nell sue opere non c’è nulla di superfluo, non si raccontano storie e anche i suoi paesaggi sono essenziali, quasi spogli e privi di tanti particolari. Ha sempre utilizzato una gamma limitata di colori, limitandosi tendenzialmente ai toni degli ocra e dei bruni, con tocchi di rosa, grigio, sfumature viloacee e bianco. Il suo caratteristico stile maturo è rinomato per il magistrale trattamento della luce, le squisite sottigliezze tonali e l’esplorazione del confine tra immagini astratte e figurative.
Luigi Magnani (1906-1984) è stato uno dei sostenitori e dei mecenati più importanti per la carriera di Morandi, oltre ad essere uno dei più cari amici dell’artista. Dopo aver visto per la prima volta alcuni suoi lavori nel 1939, fu presentato all’artista, l’anno successivo, dal critico Cesare Brandi. I primi pezzi acquisiti da Magnani furono tre acqueforti donategli da Morandi stesso poco dopo il loro primo incontro (tra cui: Flowers in a small White Vase, 1928 e Zinnias in a Vase, 1932). Nei successivi 20 anni Magnani acquisì numerose altre opere che coprono temporalmente l’intera carriera di Morandi.
La Fondazione Magnani-Rocca, che ha sede nella villa a Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma è stata istituita nel 1977 da Luigi Magnani in memoria del padre Giuseppe e della madre Donna Eugenia Rocca; Luigi Magnani ha inoltre donato alla Fondazione la Villa a Mamiano di Traversetolo che, dal 1990, è divenuta un museo aperto al pubblico. La collezione è unica e molto personale e presenta una serie di opere estremamente rare, tra cui un autoritratto, una composizione metafisica (Metaphysical Still Life, 1918) e l’unico dipinto che Morandi sia mai stato incaricato di realizzare (Still Life with Musical Instruments, 1941).
Durante la mostra alla Estorick Collection saranno esposti anche disegni e acquerelli, alcune incisioni modulate dai toni del bianco e nero, oltre a un gran numero di acqueforti realizzate dall’artista nel corso dell’intera carriera.