Il potere spirituale delle donne in mostra al British Museum
La mostra al British Museum, dedicata al potere femminile e al suo controverso rapporto con la religione e la spiritualità, è in corso fino al 25 Settembre 2022.
Feminine power: the divine to the demonic è un'esibizione unica nel suo genere che esplora il ’femminino’, la ‘santità’ ma anche il potere occulto che la donna ha avuto nel corso dei millenni, offrendo un punto di vista e uno sguardo interculturale sulla profonda influenza degli esseri spirituali femminili all’interno della religione e della fede in generale nel tempo.
Leggende, storie, rivelazioni, visioni, doni spirituali e taumaturgici sono stati per secoli strumenti finalizzati al raggiungimento dell’autonomia delle donne. In che modo tradizioni diverse hanno visto la femminilità? Perché alcune figure divine e demoniache sono state venerate o temute? Come è stata percepita l’autorità femminile nelle culture antiche? I curatori ci accompagnano in questo viaggio nel tempo (oltre 5000 anni) e nello spazio alla ricerca del ruolo significativo che dee, demoni, streghe, spiriti, figure divine e sante hanno svolto, e continuano a svolgere, nel plasmare la nostra comprensione del mondo.
Il percorso espositivo invita ad una riflessione sulla percezione che ai nostri giorni abbiamo, in tutte le parti del mondo, della femminilità e dell’identità di genere, partendo però dall’analisi del passato, dalle diverse espressioni e rappresentazioni della donna e dei poteri spirituali femminili nel tempo: saggezza, passione, desiderio, ma anche guerra, giustizia e misericordia. L’adorazione di Pelé, la dea hawaiana dei vulcani, ad esempio, rivela come la capacità distruttiva sia venerata insieme al suo dono di creare. Il bodhisattva buddista della compassione, che trascende il genere ed è visualizzato in forma maschile in Tibet e femminile in Cina e Giappone, scopre l’importanza della fluidità di genere in alcune tradizioni spirituali. E la terrificante dea indù Kali, raffigurata nell’arte con una testa mozzata e una spada insanguinata, è onorata come la Grande Madre e liberatrice dalla paura e dall’ignoranza.
Attraverso il coinvolgimento di storici, ricercatori, fedeli contemporanei e comunità di fede, la mostra considera l’influenza del potere spirituale femminile nel tempo e cosa la femminilità significhi e rappresenti oggi. Tutto ciò grazie ai testi e alle riflessioni che scaturiscono dal pensiero di scienziate e professioniste di alto profilo come Leyla Hussein, Mary Beard, Elizabeth Day, Rabia Siddique e Deborah Frances-White.
La mostra, organizzata dal British Museum e supportata dal gruppo bancario e di investimento Citi, si sviluppa attraverso un percorso espositivo che copre più di 5 millenni di storia. E’ composta da oltre 100 opere, tra sculture, dipinti, oggetti sacri, stampe, disegni e opere d’arte di grande valore, che mettono in luce i molti volti e le infinite sfaccettature del potere femminile, feroce, bello, creativo o infernale e la sua influenza nel tempo e nelle diverse civiltà della storia.
