Mostra sul Myanmar al British Museum per il 75° dell'indipendenza britannica


La mostra Burma to Myanmar al British Museum è il racconto di uno dei paesi più belli ma anche tormentati dell’Asia sudorientale: il Myanmar. Dal 2 Novembre 2023 fino all’11 Febbraio 2024.
Da stato ricco e influente, sede nel passato di un raffinato impero, all’attuale regime dittatoriale e repressivo, il Myanmar, noto anche come Birmania, nel corso degli ultimi 1.500 anni ha vissuto vicende drammatiche e drastici cambi di fortuna.
Dopo decenni di guerra civile, in seguito all’indipendenza dalla Corona britannica, il paese è nuovamente governato da una dittatura militare. Il Myanmar è attualmente un paese isolato dal resto del mondo e la sua storia, proprio per questo, seppur ricchissima, è relativamente poco conosciuta in Occidente. Tuttavia, la straordinaria produzione artistica dei suoi popoli, nel corso di oltre un millennio di cambiamenti culturali e politici, attesta il suo ruolo centrale nel delicato ed importante crocevia culturale e commerciale che è l’Asia sudorientale.
Partendo dal 450 d.C., la mostra esplora le modalità di confronto e scambio con cui i vari popoli del Myanmar hanno interagito tra loro ma anche con il mondo che li circondava, portando le proprie conoscenze a nuove idee e forme d’arte. Dal XIV secolo diversi regni si contesero il potere del paese, intessendo importanti relazioni diplomatiche con la Thailandia, la Cina e lo Sri Lanka, ma anche scambi commerciali con tutto il Medio Oriente e parte dell’Europa e creando un terreno fertile per il fiorire di diverse culture; una moneta emessa dal re Dhammaraja Hussain (1612), del regno di Arakan, inscritta in arakanese, bengalese e persiano, mostra l’ampia portata delle reti commerciali e politiche che il paese aveva nel XVI e XVII secolo.




I governanti del Myanmar centrale arrivarono a dominare significative parti di questa regione tra il XVI e il XIX secolo, diventando il più grande impero del sud-est asiatico continentale. Una splendida lettera tempestata di oro e rubini inviata dal re Alaungpaya a Giorgio I d’Inghilterra nel 1756, testimonia la ricchezza, la raffinatezza ed il potere raggiunti a quei tempi.
L’annessione da parte degli inglesi nel XIX secolo portò enormi cambiamenti che hanno avuto un impatto importante e duraturo sull’arte, sulla cultura e sulla società in generale, contribuendo significativamente ad incrementare le incertezze e le turbolenze socio-politiche che oggi il paese si trova ad affrontare.
La mostra al British Museum si conclude con un’attenta analisi sulle tematiche e le idee degli artisti contemporanei locali e sulle modalità con cui hanno sfidato la censura statale, sposando l’attivismo con le tradizioni artistiche e realizzando capolavori che sono espressione di resistenza e speranza.
Un paese con una storia millenaria ma attualmente isolato, ricco di risorse naturali (giada, rubini e teak) ma con gran parte della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà, il Myanmar è ricco di contraddizioni e sfugge a qualsiasi categorizzazione. L’intento della mostra, la prima del suo genere in UK, è proprio quello di offrire la possibilità di far conoscere al grande pubblico questo importante stato asiatico, indagando a fondo nella sua storia e nella sua cultura millenaria.
Puoi visitare la mostra con una guida italiana all'interno del Tour al British Museum, disponibile tutti i giorni come tour privato. I biglietti non sono inclusi.
Burma to Myanmar
